Il decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29 ha introdotto un nuovo sistema di assistenza per le persone anziane non autosufficienti. Il decreto legislativo 30 aprile 2025, n. 93, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 giugno 2025, apporta importanti modifiche e integrazioni a tale disciplina, introducendo una fase di sperimentazione graduale per l'implementazione della valutazione multidimensionale unificata.

Le principali novità introdotte

Sperimentazione della valutazione multidimensionale unificata

La modifica più significativa riguarda l'introduzione di una fase sperimentale per l'applicazione della valutazione multidimensionale unificata. Con decreto del Ministro della salute, da adottare entro il 30 novembre 2025, saranno definite le modalità per una prima sperimentazione della durata di dodici mesi, a decorrere dal 1° gennaio 2026, che coinvolgerà una provincia per regione.

Questa sperimentazione rappresenta un approccio prudente e graduale all'implementazione del nuovo sistema, permettendo di testare l'efficacia degli strumenti valutativi prima della loro applicazione su tutto il territorio nazionale. Le disposizioni del decreto si applicheranno nei territori interessati dalla sperimentazione dal 1° gennaio 2026 e nel resto del territorio nazionale dal 1° gennaio 2027.

Valutazione multidimensionale unificata: caratteristiche e finalità

La valutazione multidimensionale unificata rappresenta il cuore del nuovo sistema di assistenza agli anziani non autosufficienti. Al pari di quanto già verificatosi per le persone con disabilità.

Questo strumento è finalizzato all'identificazione dei fabbisogni di natura bio-psico-sociale, sociosanitaria e sanitaria della persona anziana e del suo nucleo familiare, nonché all'accertamento delle condizioni per l'accesso alle prestazioni di competenza statale. La valutazione viene effettuata presso i Punti Unici di Accesso (PUA), collocati presso le Case della comunità, da parte delle Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM).

Punti Unici di Accesso e integrazione dei servizi

I PUA rappresentano un elemento fondamentale del nuovo sistema, garantendo l'accesso unitario ai servizi sanitari e sociali. Come sottolineato dalla giurisprudenza, la gestione della Porta Unica di Accesso e quella dell'Unità di Valutazione Multidimensionale costituiscono servizi appartenenti al medesimo settore, in quanto entrambi fanno parte dell'unico sistema integrato di interventi e servizi sociali.

I PUA svolgono funzioni di informazione, orientamento, accoglienza e primo accesso, coordinando l'attività di valutazione dei bisogni e di presa in carico della persona anziana. Essi assicurano la funzionalità delle UVM, composte da soggetti in possesso di idonea formazione professionale, appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale e agli Ambiti Territoriali Sociali.

Il Progetto di Assistenza Individuale Integrata (PAI)

All'esito della valutazione multidimensionale, quando emergono fabbisogni di cura e assistenza, viene redatto il Progetto di Assistenza Individuale Integrata (PAI). Come chiarito dalla giurisprudenza amministrativa, il Progetto di Assistenza Personalizzato non ha natura di provvedimento amministrativo unilaterale e imperativo, ma costituisce un accordo assistenziale che richiede necessariamente l'accettazione e la sottoscrizione da parte dell'assistito.

Il PAI viene redatto con la partecipazione della persona destinataria, dei caregiver e dei familiari, del tutore o dell'amministratore di sostegno, nonché degli enti del terzo settore che operano nei sistemi di cura e assistenza territoriali. Il progetto contiene gli obiettivi di cura e indica gli interventi modulati secondo la durata e l'intensità del bisogno, le figure professionali coinvolte e le responsabilità di ciascun operatore.

Budget di cura e assistenza

Il decreto introduce il concetto di "budget di cura e assistenza", quale strumento per l'ottimizzazione progressiva della fruizione e della gestione degli interventi e dei servizi di cura e di sostegno. Al budget concorrono tutte le risorse umane, professionali, strumentali, tecnologiche, pubbliche e private, attivabili anche in seno alla comunità territoriale.

Modifiche ai servizi di comunità e al ruolo del terzo settore

Il decreto apporta significative modifiche alla disciplina dei servizi di comunità, semplificando i riferimenti agli enti del terzo settore. Le modifiche all'articolo 25 del decreto legislativo n. 29/2024 sostituiscono i riferimenti specifici a "organizzazioni di volontariato" e "associazioni di volontariato" con i più generici "enti del terzo settore" e "volontariato", in linea con la sistematizzazione operata dal Codice del Terzo settore.

Viene inoltre soppressa la specifica menzione della "coprogrammazione e della coprogettazione", mantenendo comunque il riferimento agli istituti previsti dal Codice del Terzo settore per l'integrazione dei servizi sociali e sanitari.

Promozione dell'invecchiamento attivo

Il decreto conferma l'importanza della promozione dell'invecchiamento attivo mediante il coinvolgimento delle persone anziane in attività di utilità sociale e di volontariato. Le istituzioni scolastiche possono prevedere, nel Piano triennale dell'offerta formativa, iniziative volte a promuovere la solidarietà tra le generazioni, realizzate in collaborazione con enti locali e con gli enti del terzo settore.

Aspetti procedurali e di coordinamento

Estensione dei termini per l'attuazione

Il decreto estende da dodici a diciotto mesi il termine per l'adozione del decreto ministeriale che definirà i criteri per l'individuazione delle priorità di accesso ai PUA, la composizione e le modalità di funzionamento delle UVM, nonché lo strumento della valutazione multidimensionale unificata.

Coordinamento con la disciplina sulla disabilità

Il decreto prevede specifiche modalità di armonizzazione con la disciplina sulla valutazione delle persone con disabilità in attuazione della legge 22 dicembre 2021, n. 227. Quando la UVM rileva la sussistenza delle condizioni per l'accesso ai benefici per le persone con disabilità, redige apposito verbale da trasmettere all'INPS per i provvedimenti di competenza.

Invarianza finanziaria

Il decreto prevede una clausola di invarianza finanziaria, stabilendo che le amministrazioni interessate provvedano all'attuazione delle disposizioni nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Prospettive e impatti del nuovo sistema

L'introduzione della valutazione multidimensionale unificata rappresenta un significativo passo avanti verso l'integrazione dei servizi sanitari, sociali e sociosanitari per le persone anziane non autosufficienti. Il nuovo sistema mira a superare la frammentazione delle prestazioni, garantendo una presa in carico unitaria e personalizzata.

La fase di sperimentazione permetterà di testare l'efficacia degli strumenti e delle procedure, fornendo elementi utili per eventuali aggiustamenti prima dell'implementazione su scala nazionale. Particolare attenzione dovrà essere posta al coordinamento tra i diversi livelli istituzionali e alla formazione degli operatori coinvolti nelle nuove procedure.

Il coinvolgimento degli enti del terzo settore, semplificato nelle procedure ma confermato nella sostanza, rappresenta un elemento di continuità con l'approccio di sussidiarietà orizzontale che caratterizza il sistema di welfare italiano. La valorizzazione delle reti informali di prossimità e del volontariato costituisce un elemento essenziale per garantire l'efficacia degli interventi di contrasto all'isolamento sociale delle persone anziane.

Il decreto legislativo n. 93/2025 si inserisce nel più ampio quadro delle riforme del sistema sociosanitario nazionale, contribuendo alla realizzazione di un modello di assistenza territoriale più integrato ed efficace, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con le indicazioni dell'Unione Europea in materia di invecchiamento attivo e assistenza a lungo termine.

Il provvedimenti nomrativo è consultabile in allegato e su questo link della Gazzetta Ufficiale

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Dec. Leg. 93:25 - Disp. integrative e correttive riforma anziani (273 KB) 273 KB