Il Consiglio di Stato ha annullato il Decreto dle Ministero della Salute N° 70 del 2 Aprile 2015 "Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e qualitativi relativi all’assistenza ospedaliera”, nella parte in cui stabilisce “il numero dei posti letto di neuro riabilitazione entro un limite di 0,02 posti letto per mille abitanti”.

Una sentenza molto interessante, che dopo un excursus logico-giuridico evidenzia i difetti e le carenze di istruttoria poste in essere dalla Pubblica Amministrazione. Il Decreto annullato, infatti, fissava in un massimo di 1.200 posti letto in tutta Italia, ma il Consiglio di Stato ha giudicato "non supportato da idonea motivazione e istruttoria, risolvendosi dunque in un'ingiustificata compressione del diritto alla salute".

Il Consiglio di Stato motiva anche rappresentado che "Seppur il sistema sanitario è caratterizzato dalle esigenze di contenimento dei costi e di riequilibrio del bilancio, vi sono settori – come quello in esame - in cui il diritto alla salute non può che guidare la potestà pianificatoria e di programmazione, nel senso che la scelta generale ‘di politica sanitaria’ ,tesa al mantenimento dei macroequilibri finanziari deve trovare fondamento, attraverso un’adeguata istruttoria, nell’individuazione di priorità ‘non sacrificabili’.

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